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Share Prize XVI

Per la XVIII edizione di Share Festival vogliamo avanzare una proposta che sappiamo essere impossibile.

Qui nell'elegante Torino - città famosa per il suo caloroso sostegno verso ogni forma d'arte - non riusciamo a fare un respiro che non sia contaminato. Non è solo l'intera atmosfera del nostro pianeta a essere inquinata dai gas serra: a causa della sua eredità industriale e della sua peculiare situazione geografica, Torino si trova in una situazione particolarmente preoccupante per via dell'onnipresente foschia dovuta alle polveri sottili che includono metalli, prodotti della combustione e persino polveri agricole. Mentre voi leggete, noi stiamo respirando tutto questo.

Eppure, allo stesso tempo, la provincia piemontese è rinomata nel mondo per la sua dedizione all'artigianalità dello Slow Food, il cibo che nasce grazie alle varietà uniche di piante e animali presenti sul fertile suolo italiano.
Nel prossimo Festival vogliamo prendere di petto questa contraddizione e affrontarla attraverso il nostro mezzo d'elezione, l'arte tecnologica. Possiamo farla diventare un momento dialettico, invece che farla restare una mera contraddizione? Riusciremo a vedere della net-art plasmata sugli uccelli, gli insetti, le api e il paesaggio naturale e locale? Potremo interagire con robot fatti di legno, sculture digitali ricavate dal marmo e opere interattive composte da corni, canne, conchiglie, bambù, paglia, ossa, fossili o - ancor meglio - materiali naturali che rischiano di scomparire e interamente appartenenti alla regione da cui proviene l'artista?

"Difendere l'ambiente" non è sufficiente: questi materiali naturali saranno in grado di infiltrarsi nella sostanza innaturale del domani e prendersi la loro infestante, tremenda vendetta?

Fate del vostro meglio, per favore. Abbiamo bisogno di una boccata d'aria fresca!


Bruce Sterling, Direttore Artistico di Share Festival
Jasmina Tešanovic, Curatrice di Share Prize


L'edizione 2024 ALL-NATURAL affronta un tema urgente e attuale della nostra epoca contemporanea: la natura e la sua relazione con l'arte e la tecnologia. In un'epoca in cui il cambiamento climatico influisce sempre più sulla nostra vita quotidiana, è fondamentale che le persone siano consapevoli di come la tecnologia possa offrire soluzioni, riflettendo attraverso l'arte e promuovendo il dibattito.

La diciottesima edizione di Share Festival esaminerà questa dicotomia, spesso percepita come contraddizione nella società moderna, in relazione all'arte. Numerosi artisti di tutte le età e provenienze hanno risposto con entusiasmo alla call di Share Prize del 2024.
Ecco a voi le sei opere selezionate dalla giuria internazionale.



Le Opere ︎︎︎



Ups and downs II

Heidundgriess

L’opera è un'installazione cinetica che si compone di un albero segmentato, manipolato da ingranaggi in legno, corde e pulegge. L'albero che viene ripetutamente sollevato e abbassato da un sistema complesso, simboleggia il delicato equilibrio tra natura e interferenza umana. Questo movimento rappresenta il tentativo dell'uomo di controllare la natura e trarne profitto per ragioni economiche. Nonostante le preoccupazioni riguardo alla distruzione dei cicli naturali, c'è speranza per un futuro in cui la tecnologia potrebbe favorire la conservazione dell'ambiente. L'installazione è un promemoria sia della fragilità del nostro ambiente che delle potenzialità per un cambiamento positivo attraverso pratiche sostenibili.


The skin of a tree

Shin Jina

L’opera offre allo spettatore l'opportunità di sentire e interpretare l'opera in modo tattile per risvegliare l’importanza dei sensi dimenticati. La nostra pelle è la prima a ricevere stimoli dal mondo esterno e che con questo comunica, agendo come un confine tra noi e il mondo. L’opportunità di sentire una pelle specifica attraverso la propria e l’esperienza di 'entrare sotto pelle' favorisce una connessione emotiva tra lo spettatore e l'arte, e i ricordi tattili vissuti nell'opera ci ricordano il nostro passato. L'opera invita lo spettatore a viverla a modo proprio, attingendo alle proprie esperienze particolari. In questo modo, l'opera diventa un momento in cui la storia e l'esperienza personale dello spettatore si fondono con la storia contemporanea.




Love Letters Without the recipient

Ziyao Lin

L’opera combina la tecnologia dell'intelligenza artificiale, l'espressione artistica e la filosofia orientale. Una macchina da scrivere, guidata dall’intelligenza artificiale, svolge senza interruzione l'inutile compito di scrivere lettere d'amore effimere, che hanno come filo conduttore i concetti di "auto-connessione" e impermanenza della filosofia Zen orientale. 

In questa installazione, l'intelligenza artificiale diventa la proiezione dei desideri umani, e l'immaginario naturale da essa generato riflette l'estetica orientale di collocare le emozioni nella natura.

Breath

Alexandra Marinova

“La società, più malata che mai, ma anche più potente che mai, ha ricreato il mondo come ambiente e sceneggiatura della sua malattia, un pianeta malato.”
Guy Debord

L’opera tratta della fragilità dell'equilibrio tra natura e razza umana. Respirare è totalmente legato alla vita: ogni atto ha un impatto sul respiro. La natura si rilassa quando l'uomo rallenta la sua vita quotidiana. E se nell'arte la "natura morta" è solo un genere che viene ammirato, il messaggio è di non trasformare il mondo in cui viviamo in una natura morta, in un mondo senza respiro.





Kinesintesi

Livia Ribichini

L'opera, definita dall’artista “teorica”, crea una connessione sia a livello spaziale, tra il mondo reale e quello virtuale, sia a livello temporale, tra ciò che può essere considerato passato e futuro. 'Kinesintesi' è un'installazione video in cui l'artista ritrae il lavoro agricolo tradizionale, come la zappatura della terra e la semina: queste azioni vengono riconosciute dall'intelligenza artificiale che alimenta una pianta digitale, che prende lentamente forma e inizia a crescere e fiorire. Sebbene il lavoro manuale dell'agricoltura sia stato quasi dimenticato, l'artista mette in luce aspetti ritualistici che sono fondamentali per la nostra vita su questo pianeta, sebbene in una dimensione virtuale. La nuova piantasi nutre di parametri numerici forniti da nuovi algoritmi e, attraverso di essi, sviluppa rapidamente foglie verdi, cresce in altezza e dà vita a fiori e frutti: l'antica simbiosi tra umanità e natura continua, in modo sublimato, nel mondo digitale.



Datalake:Groundtruth

Franz Rosati

L’opera si compone di una raccolta di scenari generati dall'intelligenza artificiale, a cui una miscela di suoni complessi in continua evoluzione fa da sottofondo e in cui l’avvicendarsi di immagini in movimento evoca la lotta tra natura e tecnologia per coesistere in un nuovo sistema dialettico. La natura esce dagli schermi in un flusso incessante di realtà ipotetiche che si ricombinano, mentre i confini del reale si sciolgono in una serie di strutture. Natura e tecnologia iniziano quindi un dialogo sottile così come una lotta violenta, fatta di flussi di informazioni ricavate dai resti della realtà visiva e uditiva che conosciamo (frammenti di saggi letterari, notizie dal web, romanzi ecc.)




La giuria