Spambots
Neil Mendoza
In un mondo in cui l’IA è sempre più utilizzata per generare contenuti spam, cosa accadrebbe se permettessimo a un gruppo di Spambots robotici di raccontare le loro storie?
“Spambots” ci offre uno sguardo provocatorio sulla connessione tra l’automazione, l’IA e il mondo agricolo industriale, offrendo una prospettiva insolita e riflessiva sulla loro interazione.
Ogni Spambot dispone di solo quattro tasti, ma la loro collaborazione permette la scrittura di un testo generato da una rete neurale addestrata su una versione di Brave New World di Aldous Huxley. Sostituendo alcune parole del romanzo con espressioni legate ai maiali, il risultato è un inquietante parallelismo tra la distopia di Huxley, in cui i personaggi appartengono a determinate caste, e gli animali da allevamento industriale, che seguono il loro destino predeterminato.
“Spambots” ci offre uno sguardo provocatorio sulla connessione tra l’automazione, l’IA e il mondo agricolo industriale, offrendo una prospettiva insolita e riflessiva sulla loro interazione.
Ogni Spambot dispone di solo quattro tasti, ma la loro collaborazione permette la scrittura di un testo generato da una rete neurale addestrata su una versione di Brave New World di Aldous Huxley. Sostituendo alcune parole del romanzo con espressioni legate ai maiali, il risultato è un inquietante parallelismo tra la distopia di Huxley, in cui i personaggi appartengono a determinate caste, e gli animali da allevamento industriale, che seguono il loro destino predeterminato.
Bio
Il lavoro di Neil Mendoza combina scultura, elettronica e software per dare vita a oggetti e spazi inanimati. Esplora i temi dell’assurdo, dell’umorismo, del futile e del surreale. Ha esposto opere e parlato a conferenze in tutto il mondo, ha tenuto corsi su arte e tecnologia alla UCLA e a Stanford e ha co-fondato il collettivo artistico “is this good?